I’m on fire
Il tema della passione travolgente e distruttiva è un fil rouge che attraversa molte opere cinematografiche. Dall’intensità silenziosa del cinema muto alla crudezza emotiva dei film contemporanei, il fuoco dell’amore può accendere la creazione artistica ma anche condurre alla rovina. In questo articolo analizziamo due capolavori che incarnano queste dinamiche: il film muto del 1915 Il fuoco e il cult Ultimo tango a Parigi, evidenziando come la passione si manifesta e si trasforma.
LA PASSIONE COME SCINTILLA CREATIVA E DISTRUTTIVA
Il fuoco è un film muto del 1915, suddiviso in tre parti: La favilla, La vampa e La cenere. La pellicola si apre con la scintilla dell’incontro durante un "tramonto di fuoco" tra "lui, il pittore ignoto" e la poetessa. "L'amore che tu sai è come questa lampada: essa dà poca luce ad uno spazio breve e dura tutta una notte. Vedi! Come la passione la sua fiamma si leva fino al cielo e abbaglia... ma dura un attimo! Bruciami! Bruciami l'anima!". Così la femme fatale affascina il pittore e lo porta ad abbandonare la casa natale per vivere con lei nel suo castello. Mario trova così nella sua musa l'ispirazione e raggiunge la fama: "E dai bagliori della vampa ch'ella accese egli ebbe luce per la creazione". Purtroppo la poetessa riceve un telegramma: il Duca, suo marito, annuncia il suo ritorno a breve. È l'episodio conclusivo, la cenere: a causa del ritorno del marito, la donna si allontana bruscamente dal pittore: "La vampa dura un attimo e noi l'abbiamo vissuto".
Questo centenario capolavoro cinematografico è un esauriente compendio della relazione passionale: l'ardore può renderci inconsci, rivelarsi distruttivo, mandare in cenere il senno e trasformare l'amore in "una pira funeraria”.
IL DESIDERIO PRIMORDIALE E IL CORPO
In Ultimo tango a Parigi l’americano Paul e la giovanissima francese Jeanne si lasciano travolgere dall’universo di Eros governato dalle leggi del desiderio e degli istinti. L’iniziale spensieratezza adolescenziale di Jeanne porta alla creazione di un vortice passionale che si concretizza nella realizzazione del rapporto sessuale all’interno della camera di un appartamento.
Ben presto questa stanza diviene una “grotta” in cui tornare a uno stadio selvaggio, fatto di istinto primordiale e dove il sesso diviene l’unica forma di linguaggio di comunicazione tra i due. "Non abbiamo bisogno di nomi qui dentro, capisci? Dimenticheremo tutto ciò che sappiamo (...) tutto ciò che siamo stati (...) dobbiamo dimenticare ogni cosa".
Too much love drives a man insane, you broke my will, but what a thrill!
Entrambi questi film rivelano come la passione, con la sua complessità e intensità, possa sia illuminare sia consumare. L’amore emerge come un fuoco profondamente trasformativo, capace di lasciare dietro di sé cenere ma anche rinascita.